
Un’immagine inaspettata, che ha lasciato in molti perplessi. Parlando alla parata del 75° anniversario del partito dei lavoratori di Corea (in pratica il partito unico che domina il regime da più di 60 anni n.d.r.) il giovane dittatore si è lasciato andare alla commozione e non ha saputo trattenere le lacrime durante il discorso. Secondo il Guardian anche le sue parole sarebbero state piuttosto eloquenti: «La nostra gente ha riposto una fede alta come il cielo e profonda come il mare in me, ma non sono stato in grado di essere al pari delle aspettative e mi dispiace molto». La Corea del Nord è infatti da anni alle prese con una profonda crisi economica alla quale si è aggiunta anche la minaccia e la difficile sfida del Covid-19, elementi che, secondo gli analisti, stanno mettendo sotto pressione il regime. Una dinamica che sembra evidente dalle parole di Kim Jong Un: «Anche se mi è stata affidata la responsabilità di guidare questa nazione, i miei sforzi non sono stati sufficienti per sollevare la nostra gente dalle difficoltà quotidiane» ha spiegato davanti a una platea di militari.
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