
Doveva esserci qualcosa di strano nell’aria. Odore e fumi di guerra, di resistenza, di fine incombente di una dittatura, il bozzolo ancora di una primavera di libertà. Dovevano esserci coincidenze esoteriche nell’universo in quella manciata di ore fra il 4 e il 5 marzo del 1943 : nascevano in due miracoli ravvicinati due campioni, due irripetibili della musica, italiana ma, volendo, senza confini: s’ode a Bologna uno strillo neonato, da Poggio Bustone uno strillo risponde: nascono Dalla e Battisti , che verranno chiamati, ancora un segno del destino, entrambi Lucio e attenzione alla circostanza: la ritroveremo tra poche righe.
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