
I pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata (HFrEF), possono essere trattati con antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi (MRA) con scarsi rischi di sviluppare ipotensione, come rivela l’analisi congiunta di due grandi studi randomizzati. Come affermato da John McMurray dell’ università di Glasgow , autore dell’indagine, questi preziosi farmaci sono sottoimpiegati nei pazienti con insufficienza cardiaca, specialmente negli USA ed in Canada. Uno dei motivi consiste nel fatto che i medici pensano che i MRA possano causare un calo significativo della pressione, ed i pazienti con insufficienza cardiaca sono spesso ipotesi, ma chiaramente ciò non accade, ed i ricercatori sperano di aver rimosso una delle barriere per l’impiego di questi farmaci salvavita per i pazienti con insufficienza cardiaca.
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