
Migliaia di contenuti distribuiti in Italia ma nemmeno un euro pagato in tasse. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera la Procura di Milano ha aperto un’indagine contro Netflix per evasione fiscale, ma il fascicolo è al momento aperto «contro ignoti» perché il colosso dello streaming non ha né una sede né un referente in Italia. L’indagine non ha precedenti nel panorama internazionale, e mira ad accertare se l’utilizzo di reti e server nazionali possa di fatto essere condizione sufficiente per pagare le tasse nel paese.
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