Anac, le dimissioni di Cantone: «Mi sentivo sopportato, troppi attacchi»





«Mi sentivo sopportato». «Troppi attacchi ricevuti». È una decisione amara quella di Raffaele Cantone, il magistrato da 5 anni alla guida dell’Autorità nazionale anticorruzione che ha deciso ora di dimettersi, lasciare il suo incarico, e tornare al vecchio lavoro, presentando la domanda per tre Procure. Le motivazioni della sua scelta vengono riportate oggi dal Corriere della Sera (articolo di Fiorenza Sarzanini) che evidenzia anche le profonde distanze dal governo in carica, emerse fin dai primi giorni di vita dell’esecutivo. Anac, Cantone si dimette: «Mi sentivo sopportato» «Mi sono sentito sopportato e siccome non sono un uomo per tutte le stagioni ho meditato a lungo e poi ho capito che era arrivato il momento di tornare a fare il mio mestiere», sono le parole di Cantone, che al Csm ha indicato tre uffici come Perugia, Torre Annunziata e Frosinone.

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Pubblicato il: 6 Febbraio 2019

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