
Yusif Salia, il ghanese di 32 anni catturato il 26 ottobre scorso in una baracca abusiva nel ghetto di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, per la morte di Desirée Mariottini nega tutto. L’uomo è stato interrogato per più di un’ora nel carcere di Foggia dal Gip Carmen Corvino su richiesta di rogatoria del gip di Roma Maria Paola Tomaselli che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per concorso in omicidio volontario, violenza sessuale e spaccio di droga. Salia riteneva che la giovane di Cisterna di Latina avesse 20 anni e ha detto di aver avuto con lei un rapporto sessuale consensuale, la sera del 18 ottobre, il giorno prima del delitto. «Yusif – spiega al Corriere uno degli avvocati di Salia, Margherita Matrella – sapeva che Desirée aveva vent’anni. Quella sera del 18 ottobre sono entrati mano nella mano nel container di via dei Lucani. Poi, una volta all’interno, hanno consumato un rapporto sessuale consensuale».
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