Come Lega e M5S taglieranno le pensioni d’oro (da gennaio)





La stretta sulle pensioni d’oro riguarderà anche gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, vale ovvero Quirinale, Parlamento, Governo, Corte costituzionale, Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro. Sta nero su bianco nella proposta di legge presentata dal M5S e dalla Lega in commissione Lavoro alla Camera, che stabilisce che le misure debbano essere recepite “entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge“. LEGGI ANCHE > Cosa resterà di queste rate 80 PENSIONI D’ORO: TAGLI DAI 4500 NETTI I tagli alle pensioni oltre i 4.500 euro netti partiranno dal primo gennaio 2019. Il meccanismo messo a punto prevede un ricalcolo, secondo il metodo contributivo, della quota retributiva delle pensioni e degli assegni vitalizi pari o superiori a 90.000 euro lordi annui e si applica anche agli assegni che hanno decorrenza anteriore alla data del primo gennaio 2019. I risparmi sono destinati all’incremento delle “Pensioni minime e sociali” quindi anche al progetto di pensione di cittadinanza che ha in cantiere il governo

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Pubblicato il: 19 Settembre 2018

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