
Eccolo qui, l’atto estremo (e vigliacco) che ha consegnato definitivamente il Brasile in mano alla destra. Un sostenitore di Lula, l’ex presidente del Paese che è stato condannato a 12 anni per corruzione nell’ambito dello scandalo Petrobras, ha accoltellato Jair Bolsonaro, nel corso di un intervento in campagna elettorale a Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais. Bolsonero è il candidato del Partito social-liberale, formazione di destra estrema che, già prima dell’attacco, era data in testa ai sondaggi. LEGGI ANCHE > Lula dal carcere non si arrende: «Mi candido, con me il Brasile cambierà» L’attentato a Bolsonaro e la rinuncia alla campagna elettorale Ora, Bolsonaro dovrà rinunciare completamente alla campagna elettorale per le presidenziali brasiliane che si svolgeranno il prossimo 7 ottobre. Le sue condizioni sono critiche, ma stabili.
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