Contro l’Italia disinformata che scambia la percezione con la realtà di fatti e dati





Ecco l’Italia che poco o nulla sa di sé, si percepisce e si racconta male, amplifica i suoi pur reali disagi e, disinformata, finisce preda dei demagoghi, crede alle leggende dei complotti dei “signori dello spread” (scambia cioè il termometro della febbre con la causa della polmonite) e s’illude che i debiti pubblici si possano cancellare con un tweet e che tutto possa essere concesso per volontà popolare: un reddito di cittadinanza, un lavoro (meglio se pubblico), una flat tax. Un’Italia inconsapevole, insomma.Ma che Italia è? Un’indagine ben fatta da Ipsos, uno dei più autorevoli centri di ricerca del mondo e pubblicata dal Corriere della Sera documenta (sulla base di 50mila interviste nell’arco degli ultimi cinque anni) come sia proprio l’Italia, fra i 13 paesi coinvolti, ad avere “l’indice di percezione” della realtà più sbagliato, su una varietà di temi economici e sociali. Prendiamo, tanto per fare un solo esempio d’attualità, “gli altri”, gli stranieri fra noi.Alla domanda su “quanti cittadini musulmani pensi ci siano ogni cento abitanti”, gli italiani rispondono 20, mentre in realtà sono solo 3,7. E “su 100 carcerati, quanti sono nati in un paese straniero?” gli italiani dicono 48, quasi uno su due, mentre realmente sono 34,4, uno su tre. Analoghi gli scostamenti tra percezione e fatti veri per quel che riguarda la salute, la diffusione delle tecnologie, il lavoro, gli indici di natalità, etc.

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Pubblicato il: 5 Settembre 2018

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