A lavorare di Marco Travaglio





Questa volta ha ragione il Pd: il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli (5Stelle) non può parlare di “pressioni interne ed esterne”, cioè dal suo stesso ministero e dalla società Autostrade per l’Italia, contro la sacrosanta revoca della concessione, e poi tacere. Di quelle pressioni deve anzitutto indicare gli autori e il contenuto. Se si è trattato di amorevoli consigli verbali per dissuaderlo dal proposito assunto dall’intero governo, premier Conte in primis, chi glieli ha rivolti dal suo dicastero dev’essere immediatamente rimosso, mentre per Autostrade il problema non dovrebbe porsi, visto che come concessionaria ha i mesi contati. Se invece si è trattato di pressioni vere e proprie, magari accompagnate da minacce di ritorsioni, il Codice penale le punisce con precise fattispecie di reato fino alla “violenza o minaccia a corpo politico” (art

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Pubblicato il: 5 Settembre 2018

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