Il Caffè di Massimo Gramellini – Un’ora sola (ti vorrei)





 Se ho capito bene, ma forse no, in attesa di interpellarli su temi marginali come il destino dei migranti e l’unificazione dei sistemi fiscali, nei mesi scorsi le autorità di Bruxelles avevano indetto un sondaggio tra tutti i cittadini europei per decidere se conservare o meno il doppio regime dell’ora solare e legale. Se ho capito bene, ma forse no, la consultazione ha suscitato in Italia lo stesso interesse di un concerto di musica dodecafonica, tanto che vi hanno partecipato solo trentamila persone (in Germania tre milioni). Se ho capito bene, ma forse no, il presidente Juncker ha sobriamente annunciato la vittoria straripante dei favorevoli all’abolizione del doppio regime, aggiungendo — senza neanche mettersi a ridere — che l’Europa fa sempre ciò che vogliono i suoi abitanti. Se ho capito bene, ma forse no, per dare seguito al pronunciamento popolare l’Europa abolirà il passaggio dall’ora legale a quella solare, e viceversa. Ma, sempre se ho capito bene, questo non significa che tutti gli europei avranno la stessa ora: Juncker ha spiegato che la scelta del fuso orario resta di competenza di ogni singolo Stato.Quindi, se ho capito bene, mentre finora avevamo due ore diverse, ma tutti insieme, adesso ne avremo una sola, ma ognuno quella che gli va: magari legale in Germania, dove di sole ce n’è poco, e solare in Italia, dove di legalità ce n’è anche meno. Una cosa è certa: l’Europa si conferma lunare.

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Pubblicato il: 3 Settembre 2018

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