
La fine delle vacanze estive, come ogni anno, porta con sé per milioni di famiglie non solo la ripresa dell’attività lavorativa, ma anche la sgradita sorpresa di una serie di aumenti di prezzi.Secondo le associazioni dei consumatori, quello che si prospetta all’orizzonte sarà un autunno caldo soprattutto per quel che concerne la spesa per pasta, pane e materiale scolastico.Ma avvisaglie negative, sul medio-lungo periodo, ci sono anche per quel che riguarda benzina e bollette domestiche. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le previsioni negative sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi mesi.Grano: gli effetti della siccitàL’aumento più significativo con cui dovranno confrontarsi le famiglie nei prossimi mesi sarà quello dei prezzi dei prodotti del grano. La produzione di quest’ultimo infatti, è calata vistosamente in Europa, Russia e Stati Uniti a causa di un’estate particolarmente secca, causando un aumento dei valori della materia prima sui mercati internazionali.In questo senso, Codacons stima allora un aumento di spesa di circa 45 euro a famiglia per pane, pasta, biscotti e crackers. Con un conto complessivo che, sempre secondo il Codacons, considerando consumi medi di circa 25 chili di pasta pro capite e 60 chili di pane, focacce e pizze, per il nostro Paese sarà di circa 2,7 miliardi di euro in più rispetto all’anno scorso
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