
La pelle dei bambini, si sa, è molto delicata e richiede, spesso, ai genitori uno sguardo attento e un intervento tempestivo. Le infezioni cutanee in età pediatrica sono molto frequenti e, in particolare durante l’estate, complici il clima caldo-umido e i giochi al parco o in spiaggia, sono tra le cause più comuni che spingono mamme e papà, spesso in preda al panico, a rivolgersi al pediatra di famiglia. Sebbene la pelle possa sembrare un organo così facilmente esplorabile dal punto di vista clinico, in realtà è una struttura molto complessa e l’aspetto delle lesioni cutanee può variare a seconda della localizzazione delle stesse nella parte più superficiale (epidermide) o nella parte più profonda (derma) della cute. Quando si formano lesioni sulla pelle di un bambino, per esempio per una piccola ferita, un graffio o una puntura d’insetto – osserva la prof.ssa Susanna Esposito, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) – i batteri possono trovarvi un facile accesso per insediarsi all’interno e dare l’infezione che successivamente potrà diffondersi in altre zone della cute, anche sana, a causa del grattarsi del bambino stesso”. Di fronte ad una lesione della pelle del bambino, bisognerebbe porsi alcune domande: • Quando è insorta la lesione? • Da quanto tempo è presente e come si è modificata
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