
Forse non sarà lui il “nuovo” presidente della Rai. Forse la Lega s’è resa conto dello sputtanamento di una scelta così ridicola. Ma già il fatto che il nome di Fabrizio Del Noce abbia potuto affacciarsi nelle cronache giornalistiche come la cosa più normale di questo mondo, senza un moto generale di sdegno, la dice lunga sul livello raggiunto dai vizi italici della smemoratezza e dell’assuefazione al peggio.Tant’è che ieri, da Lisbona dove vive per ragioni fiscali, lui dichiarava alle agenzie, riuscendo a restare serio: “Oggettivamente, credo che se andassero a riguardare tutti i curricula, sarebbe difficile trovare qualcuno con un’esperienza in Rai paragonabile alla mia”. E, in un certo senso, è vero.Dopo una decorosa carriera di inviato speciale del Tg1, anche in zone di guerra, Del Noce inizia a rovinarsi la reputazione nel 1994, quando diventa deputato di Forza Italia, il che già non è male per un giornalista
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