L’aeroporto partigiano delle valli di Bormida e Belbo





Nella tarda estate del 1944, con le medie valli Bormida e Belbo controllate dai partigiani della seconda divisione autonoma “Langhe” comandata da Piero Balbo Poli, venne decisa la costruzione di un piccolo aeroporto in riva alla Bormida per il trasporto dei feriti e l’atterraggio delle missioni alleate. L’aeroporto, denominato “Excelsior”, venne progettato dal geometra Pasquale Balaclava, con la supervisione di Giorgio Caffa, e fu costruito in soli unidici giorni da partigiani e contadini locali, con l’aiuto di numerosi prigionieri fascisti. Per la realizzazione della pista, lunga 1100 metri, venne anche smantellata e ricostruita una cascina. Il primo aereo atterrò il 17 novembre 1944, ma il 20 novembre l’aeroporto venne occupato dai nazifascisti che fecero arare la pista per impedirne l’utilizzo. Dopo lo sbandamento delle formazioni partigiane nell’inverno, il 23 marco 1945 iniziarono i lavori per risistemare la pista. L’aeroporto fu riattivato nei primi giorni di aprile e funzionò fino alla liberazione.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 13 Luglio 2018

Potrebbero interessarti anche»