I fascisti rossi di Marco Travaglio





In attesa di studiare nel dettaglio il primo decreto del governo Conte, battezzato “Dignità” dal vicepremier Di Maio e varato ieri dal Consiglio dei ministri, abbiamo già la netta sensazione che contenga qualcosa di buono. Infatti, prim’ancora di vedere la luce, ha già registrato l’ostilità, nell’ordine, di: Confindustria cioè Pd renziano e calendiano, Mediaset cioè Forza Italia, aziende schiaviste che sfruttano i rider, lobby biscazziera e Giornale Unico Rosicante. Quando hai contro tanta bella gente, sorge il sospetto che tu abbia ragione. Se poi ti vengono addosso anche Giuliano Cazzola, che addita al pubblico ludibrio le pericolose analogie fra alcuni passi del decreto e alcune proposte della Fiom-Cgil (manco fosse Cosa Nostra), e il Giornale di Sallusti, che scova con raccapriccio fra i consiglieri di Di Maio economisti di sinistra come Alleva e Tridico (manco fossero Riina e Provenzano), il sospetto diventa certezza.Mettetevi nei panni dei tromboni che da un mese ripetono in Italia e in Europa che questo è “il governo più di destra della storia repubblicana”, con evidenti parentele fasciste o forse naziste (invece i tre governi Berlusconi-Fini-Lega, il Monti-Fornero-Passera, il Letta-Berlusconi e il Renzi-Verdini-Alfano erano figli della Terza Internazionale). Ora sarà un’impresa spiegare che il primo decreto del rinato Partito Nazionale Fascista è quanto di più a sinistra si sia visto da decenni

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Pubblicato il: 3 Luglio 2018

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