Il limite della vita umana non è ancora in vista





La vita umana ha un limite invalicabile? Se c’è, l’abbiamo già raggiunto? O non esiste una barriera estrema per la longevità? Intorno a queste domande sull’invecchiamento e la durata della vita si interrogano da tempo medici, biologi, studiosi dell’evoluzione, che a seconda delle prospettive forniscono risposte assai contrastanti.Uno studio internazionale guidato da un gruppo di ricercatori italiani fornisce prove a sostegno della teoria che, per il futuro, l’umanità potrebbe aspirare a campare anche ben più a lungo di oggi, dato che, ammesso che ci sia un limite fisso alla durata della vita, finora non pare che lo abbiamo raggiunto.Vivere a oltranza? Elisabetta Barbi (Università di Roma), con colleghi di altre istituzioni universitarie in Danimarca, Germania e Stati Uniti, ha preso in esame i dati demografici su quasi quattromila italiani ultracentenari, forniti dall’ISTAT. Si tratta di un campione assai ampio per studi di questo genere, che può contare inoltre su informazioni attendibili – altra rarità – come i certificati di nascita e di morte.L’analisi dei ricercatori mostra che tra questi “grandi vecchi”, oltre i 105 anni, la mortalità, invece di andare di pari passo con l’aumentare dell’età, come sembrerebbe normale in base al senso comune, a un certo punto decresce e raggiunge una sorta di plateau.

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Pubblicato il: 2 Luglio 2018

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