Il cacciatore: recensione dei primi episodi della serie RAI con Montanari





In arrivo su Rai2 una nuova serie tratta dalla vera storia del magistarto antimafia Alfonso Sabella: è Il Cacciatore, che andrà in onda in prima tv alle 21.20 dal 14 marzo ogni mercoledì. Diretta da Stefano Lodovichi e Davide Marengo, la serie action, che si colloca stilisticamente sulla falsariga di Gomorra, è incentrata sulla figura di Saverio Barone, interpretato da Francesco Montanari, noto per il ruolo del ‘Libanese’ della serie tv Romanzo criminale. Ma questa volta lo vedremo nei panni di un pm dal formidabile fiuto: quello tipico del cacciatore che segue il suo istinto. Il Cacciatore: la sinossi delle prime quattro puntate Saverio Barone è l’ultimo ad entrare nel pool di uomini dello Stato che nei primi anni ’90 fanno della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata la loro ragione di vita, subito dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio in cui furono trucidati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte. Il racconto dei primi episodi si snoda tra gli anni della formazione del protagonista e le prime inchieste che lo portano a scontrarsi con nomi e casi ben noti, come Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Mico Farinella e le Madonie. Il Cacciatore: le nostre impressioni Liberamente ispirata dal romanzo ‘Cacciatore di Mafiosi’ di Alfonso Sabella, edito da Mondadori, la fiction rappresenta contemporaneamente due mondi contrari e paralleli: da una parte ci sono gli uomini della giustizia che vivono sotto scorta una quotidianità sacrificata e continuamente esposta al pericolo, e dall’altra parte i boss, sempre in fuga, protagonisti di violenze inaudite che non dimostrano nessuna pietà, neppure davanti ai bambini.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 6 Marzo 2018

Potrebbero interessarti anche»