
Barbara Mezzaroma Si è tenuta ieri l’adunanza dei creditori della Impreme spa, la holding della famiglia di costruttori Mezzaroma, che ha dato il via libera formale all’accordo di ristrutturazione del debito siglato a inizio luglio con le banche finanziatrici alla luce dell’ingresso nel capitale del gruppo del fondo Varde. La scorsa estate Varde si è accordato infatti per acquistare circa 200 milioni di euro di crediti vantati da Aareal Bank, Banco Bpm e UniCredit (142,3 milioni da sola) verso il gruppo a un prezzo compreso tra il 40 e il 75% del valore lordo, dopo aver acquistato 221 milioni di euro di crediti in portafoglio a Mps (i Mezzaroma per alcuni anni sono stati proprietari della squadra di calcio del Siena), di fatto mettendosi in portafoglio il 100% dei crediti delle banche verso il gruppo di costruzioni. Dopodiché il fondo guidato in Italia da Luca Malighetti si è impegnato a sottoscrivere un aumento di capitale nel gruppo Mezzaroma e a iniettare 75 milioni di euro di nuova finanza per lo sviluppo dei complessi residenziali, dopo averne acquistato i mutui. Il tutto per un esborso complessivo di 110 milioni di euro e per il 40% del gruppo. Per la precisione Varde non ha acquisito direttamente i crediti dalle banche, ma lo ha fatto invece Morgan Stanley, assistita nell’operazione dallo studio Chiomenti. Le tre sorelle, Barbara, Valentina e Alessandra, figlie del fondatore Pietro Mezzaroma, conserveranno il 60% della compagnia e la ceo Barbara Mezzaroma manterrà il suo ruolo
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