
Il direttore dell’intelligence spiega le minacce informatiche alla sicurezza nazionaleAudizione di Alessandro Pansa presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Difesa della Camera dei Deputati in tema di difesa e sicurezza dello spazio ciberneticoAlessandro Pansa, direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS)Continua l’attività delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Difesa della Camera dei Deputati con le audizioni in tema di difesa e sicurezza nello spazio cibernetico. Dopo l’audizione dello scorso 7 marzo 2017 di Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, è stato ascoltato il 14 giugno 2017 il prefetto Alessandro Pansa in qualità di Direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS).Il DIS è l’organo istituzionale di cui si avvalgono il Presidente del Consiglio dei ministri e l’Autorità delegata per la ricerca informativa, l’analisi e le attività operative di AISE (ex SISMI) e AISI (ex SISDE), cioè quelle attività di intelligence — comunemente chiamate “servizi segreti” — che hanno il compito di salvaguardare il funzionamento democratico della Repubblica Italiana dai pericoli e dalle minacce provenienti sia dall’interno (AISI) che dall’esterno (AISE) del territorio nazionale.Secondo Pansa nell’ultimo anno si riscontra un trend di minacce in forte crescita. Questo aumento è dovuto a una maggiore “sofisticatezza, pervasività e persistenza delle azioni ostili” riconducibile principalmente a tre distinte matrici: “Il cyber-spionaggio, l’hactivismo e il cyber-terrorismo”.https://medium.com/media/e64cb88595e245b1411f94583956c698/href“Il dato essenziale da considerare è che utilizzare la rete ha costi bassissimi e procedure semplicissime, difendersi invece richiede costi elevatissimi e strutture complicatissime. Questa opposta valenza rende i sistemi molto vulnerabili”.“Wannacry ha fatto scoprire a tanti quanto si è indifesi”.Lo spionaggioGli attacchi riconducibili al cyber-spionaggio sono effettuati da “attori strutturati globali. Colpiscono amministrazioni pubbliche con strumenti sofisticati come malware, tecniche di offuscamento e ingegneria sociale”.“I destinatari spesso non si rendono nemmeno conto di questi attacchi ‘silenti’. La compromissione dei sistemi avviene per finalità strategica — cioè tesa a conoscere posizionamento politico, strategico, economico dell’attaccato — oppure sul piano tattico perché queste attività servono a profilare l’obiettivo e i soggetti con vari fini: reclutamento, ricatto, individuazione debolezze ecc.
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: