
La Cina non è facile da conquistare e anche per i grandi marchi un passo falso può provocare l’ira di milioni di utenti della Rete. La politica in Cina, si sa, regna sovrana: ci sono argomenti molto delicati a livello politico che possono scontrarsi anche con l’advertising e spesso con il celebrity endorsement, che è quindi meglio evitare per non scatenare l’ira dei consumatori online – come d’altronde in ogni altro Paese – ma in questo caso anche del governo di Pechino. Per citare un evento molto recente, la modella cinese Ming Xi, che ha collaborato con marchi come Givenchy e Michael Kors, ha cancellato la propria presenza al gala che si tiene ogni anno a Cannes organizzato dalla ONG amfAR (uno degli eventi più importanti del festival a cui partecipano le più grandi star), dopo che l’organizzazione ha annunciato la messa all’asta durante il gala di un incontro con il leader del buddismo tibetano, Il Dalai Lama. L’annuncio della cancellazione ha scatenato ovviamente non poco scompiglio sull’account Weibo della modella, tra consensi e dissensi dei suoi 4 milioni di seguaci. Le celebrity cinesi, che partecipano a eventi all’estero, sono sempre più sensibili a temi di natura politica riguardanti alcuni topic come la situazione con il Tibet (e il Dalai Lama), e vari temi di natura storico-politica con il Giappone, Hong Kong e Taiwan
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