Cartelle Equitalia e pignoramenti: cosa cambia dal 1 luglio





 L’abolizione di Equitalia è ormai cosa fatta: dal prossimo primo luglio infatti, come previsto per legge, l’ente di riscossione verrà inglobato dall’Agenzia delle entrate che inizierà a svolgere le stesse funzioni attraverso uno specifico ufficio dedicato. Quel cambiamento epocale che in tanti si attendevano, con la fine di procedure per il recupero dei crediti che in molti casi sono state ritenute più che vessatorie, potrebbe però in effetti non esserci. Anzi, in queste ore, qualcuno ha polemicamente paventato il rischio che d’ora in poi il pagamento delle famose cartelle Equitalia, che ora saranno come detto di competenza dell’Agenzia delle entrate, possa diventare anche più veloce e gravoso per i contribuenti, soprattutto per quel che concerne i pignoramenti. In queste affermazioni in effetti c’è qualcosa di vero, ma anche molto di inutilmente allarmistico. Vediamo dunque di fare chiarezza. I cambiamenti realiLa vera rivoluzione che si avrà nelle procedure di recupero crediti per cartelle esattoriali non pagate, è quella legata al tipo di informazioni che d’ora in poi potrà utilizzare il nuovo ufficio Riscossione dell’Agenzia delle entrate.

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Pubblicato il: 8 Giugno 2017

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