L’eterna bufala dell’acqua “magica”





 Come raccontava Herman Melville in Moby Dick, l’acqua esercita sugli esseri umani un’irresistibile attrazione, e dev’essere anche per questo che ancora oggi esistono così tante bufale e truffe che la riguardano. L’omeopatia stessa, per esempio, si basa sulla fede che l’acqua possegga proprietà magiche, in particolare una fantomatica memoria che le permetterebbe di cambiare le proprie caratteristiche in base alle sostanze con cui è venuta in contatto. Masaru Emoto era invece un imprenditore giapponese convinto che l’acqua potesse addirittura percepire le emozioni umane, cristallizzando in maniera diversa a seconda se circondata da un’atmosfera buona oppure ostile. Da qui la grande intuizione di pregare il mare per bonificarlo dai contaminanti radioattivi dopo il disastro di Fukushima.Ma oltre l’omeopatia e la letteratura new age, c’è un altro settore che prospera sul mito delle acque miracolose: quello che commercia dispositivi che promettono di rendere la nostra noiosa e banale acqua di rubinetto un fluido taumaturgico e salutistico.La descrizione di questi apparati, smerciati tramite televendite, internet, e rivenditori sguinzagliati in fiere e sagre, saccheggia la terminologia scientifica per impressionare i potenziali acquirenti, spaziando dalla biologia all’immancabile fisica quantistica, ma alla fine è possibile ridurre la fuffa a due famiglie principali: gli apparecchi per produrre acqua alcalina, e quelli per l’acqua cosiddetta energizzata.Negli ultimi anni sembra che tra le acqua magiche quella alcalina (a volte definita anche ionizzata) stia avendo un discreto successo: lo confermano le recenti sanzioni dell’Antitrust per pubblicità ingannevole. I costosi elettrodomestici che la producono dovrebbero sfruttare l’elettrolisi dell’acqua ottenendo, ai lati opposti di una membrana, acqua con composti acidi (che viene scartata o usata per le pulizie e irrigazione) e l’agognata acqua alcalina

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Pubblicato il: 7 Giugno 2017

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