Il Caffè di Massimo Gramellini – Tanto siamo in Italia





 Ai carabinieri di Peschiera del Garda, che lo hanno sorpreso a sgommare su un’auto truccata, priva di targa e con la marmitta più rumorosa di un tosaerba, il guidatore tedesco della cafon-mobile ha risposto serafico: «Tanto siamo in Italia». Mi sembra di conoscerti, fratello. Appartieni a quella schiera di parenti teutonici, seguaci del luogo comune, che fino a Chiasso tossiscono con la mano davanti alla bocca e inchiodano agli incroci per dare la precedenza alle formiche, ma appena varcato il confine di bengodi perdono i freni inibitori e si trasformano in un’orda pronta a calpestare tutto quanto si oppone al loro slancio vitale. Che cosa ti impedisce di esportare qui da noi il rispetto delle regole, di cui tanto ti compiaci tra le mura di casa? Perché bofonchi «il solito italiano», quando in realtà muori dalla voglia di imitarmi

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Pubblicato il: 6 Giugno 2017

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