
Secondo gli storici, l’ultima cena si tenne in occasione della Pasqua ebraica e dunque è molto probabile che il menù fosse composto da erbe amare, pane azzimo e charoset (un dolce di frutta secca, nella foto), mentre il vino (quasi sicuramente rosso) lo si bevve diluito con due parti d’acqua, secondo le usanze dell’epoca. Ma nell’arte è tutta un’altra faccenda, e i pittori nella storia si sono sbizzarriti arricchendo la tavola secondo le usanze del loro tempo o seguendo precisi canoni simbolici…Pesce La prima raffigurazione artistica dell’ultima cena è in un mosaico della Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna, del VI secolo d.C. Sul tavolo non c’è traccia del vino ma, oltre al pane, compaiono due grossi pesci. Non è un caso: nella prima tradizione cristiana il pesce era un simbolo diffusissimo, che rappresentava Cristo.Agnello Una delle pietanze più raffigurate nel Medioevo e nel Rinascimento fu l’agnello, come in questo dipinto del Maestro del Libro di Casa, anonimo tedesco attivo tra il 1500 e il 1600.
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