Evolocumab: cos’è e come agisce





Evolocumab è un anticorpo monoclonale umano, cioè una struttura biochimica realizzata artificialmente che riproduce fedelmente quella degli anticorpi prodotti all’interno del nostro corpo. C’è un vantaggio rispetto agli anticorpi invece detti umanizzati, dove c’è una piccola percentuale che non è umana ma di struttura murina, che può innescare un contro effetto: quando lo si inietta infatti, a volte, il nostro corpo non lo riconosce come proprio e genera così anticorpi contro queste sostanze. Invece la somministrazione di evolocumab non ha prodotto anticorpi di risposta nei pazienti arruolati nello studio” – ha spiegato Alberto Zambon, professore associato al Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. L’azione benefica è a medio termine: mentre l’LDL si abbassa subito, l’effetto della riduzione del colesterolo, che si traduce nel fermare la crescita delle placche aterosclerotiche, aumenta invece nel secondo anno di trattamento perché c’è bisogno di mesi per stabilizzare le placche. Ma l’efficacia persiste nel tempo”, – ha affermato Francesco Romeo, già presidente della Società Italiana di Cardiologia e direttore della Cardiologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata. Evolocumab si lega alla proteina PCSK9 che è deputata alla “distruzione” dei recettori di colesterolo LDL dal sangue, cioè quei recettori che eliminano LDL attraverso la parete epatica

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Pubblicato il: 20 Maggio 2017

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