
Roma, Piazza di Spagna, ore 16 del pomeriggio. Come pescatori in una tonnara i tassisti attendono il turista da scarrozzare. Qualcuno ha la faccia imbronciata, qualcuno furba, i più annoiata. Alessandro no, è pimpante. Mentre attraversa il centro storico commenta a voce alta: «Mi scusi se parlo da solo» dice, «ma tra pochi giorni lascio questo Paese.
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